Paola Rondini, Il salto della rana
Radio e TV
Pagine: 144
Isbn: 9788898605149
Collana: Fernandel
Data di pubblicazione: settembre 2014
Leggi come inizia
Isbn: 9788898605149
Collana: Fernandel
Data di pubblicazione: settembre 2014
Leggi come inizia
«Strinsi i pugni e sfogliai quel poco che era rimasto dei miei ricordi: scelsi il pericolo, scelsi di continuare la capriola, il salto nel labirinto, la morte persino»
A Milano è mattina presto quando, in prossimità di un incrocio, l’attenzione di Emma viene catturata da un’auto che parte a tutta velocità, sbanda e si dilegua.
Da questa scena, che si svolge nel silenzio surreale e cinematografico di una città deserta, ha inizio il viaggio di Emma, un’avventura che porterà lei e i lettori in scenari geograficamente lontani e profondamente interiori, tra elementi reali e suggestioni, tensioni erotiche e solitudini, amore materno e abbandono, passato e futuro.
L’agenzia pubblicitaria per cui lavora la vuole in Arizona per il lancio di un nuovo marchio. Lì, in un’ambigua struttura altamente tecnologica, “il Cubo”, sono riuniti i creativi, tra cui Nikandros, responsabile del progetto. Fra i due nasce una pericolosa attrazione, che risucchia Emma in un limbo magnetico e straniante.
Intanto in Italia la madre di Emma, affetta da un raro disturbo chiamato Joking disease, è ricoverata in una clinica, dove trascorre le sue giornate in un’apparente indifferenza, mangiando Zigulì ed esprimendosi con rime e giochi di parole.
Personaggi uniti da moderne alienazioni e da eroiche piccole battaglie quotidiane si troveranno ad agire insieme in un luogo ai confini con la morte, affinché Emma, dopo aver volato e nuotato, respirato in aria e in acqua come una rana, «il più bello, il più perfetto degli anfibi», faccia quel salto e torni a casa.
O forse è solo un riverbero dell’anima, forse nulla di tutto questo è mai accaduto.
Paola Rondini
Paola Rondini è nata a Città di Castello. Ha pubblicato il romanzo Miniature (Fanucci, 2007), tradotto in Germania e Spagna, e I fiori di Hong Kong (Fanucci, 2010). Con Il salto della rana ha iniziato un nuovo percorso, tutto da scoprire.
Come inizia
Volare di notte era un ritorno all’infanzia. Chiusi gli occhi e pensai a una gincana tra le stelle, grosse stelle spigolose e luccicanti che l’aereo dribblava nel suo procedere roboante. Come tutti i sognatori, come i bambini lasciati troppo soli, come gli adolescenti tappezzeria alle feste, io amavo la fantascienza, il silenzio ferroso dello spazio, gli sbuffi di decompressione delle astronavi, l’ordine asettico dei moduli lunari, i pianeti desertici abitati da un’umanità bizzarra, più bizzarra di me e della mia famiglia.In fondo ero nata il 25 maggio 1977, cioè giorno, mese e anno della prima proiezione di Guerre stellari al Mann’s Chinese Theatre di Los Angeles. Me l’aveva detto un amico di mia madre, durante una gita domenicale in campagna. Che anno sarà stato?, mi chiesi perlustrando il cielo nero fuori dall’oblò. Conclusi che poteva essere il 1983 o giù di lì.
Quel tipo era simpatico, ogni tanto ci portava tutte e due a pranzo fuori.
Rita, mia madre, per l’occasione indossava pantaloni di cotone e magliette aderenti, e sciarpe che svolazzando lasciavano una traccia di colore quando lei, annoiata, scompariva all’orizzonte.
Rassegna stampa