Stefano Bonazzi, L'abbandonatrice
«“Qualcosa” mi basterebbe, sarebbe già un inizio. Qualcosa fa meno paura e, soprattutto, qualcosa è l’opposto di niente...»
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Il booktrailer del romanzo
D urante l’inaugurazione della sua prima mostra fotografica, Davide riceve una chiamata: Sofia, l’amica di cui aveva perso le tracce anni prima, si è tolta la vita.
Al funerale, Davide conoscerà Diamante, figlio di Sofia. Un sedicenne scontroso e instabile che insieme al dolore si porta appresso un fardello di domande: che relazione c’era tra Davide e Sofia? Perché sua madre è scappata dall’Italia troncando ogni rapporto con amici e famigliari? Perché il suicidio?
Tornato a Bologna insieme a Diamante, Davide si ritroverà a vivere una complicata convivenza a tre che coinvolge anche Oscar, il suo compagno, e grazie alla quale riemergerà la storia di Sofia, colei che lascia per paura di essere lasciata: una storia di abbandoni e di fughe, di silenzi e di madri dai comportamenti irrazionali e inspiegabili.
L’abbandonatrice è un romanzo che racconta gli attacchi di panico e la droga, l’adolescenza e il disagio. Un romanzo sulle responsabilità che ogni scelta comporta e sulla difficoltà ad accettarne le conseguenze, a qualunque età, qualunque ruolo la vita ci abbia riservato.
Stefano Bonazzi
Stefano Bonazzi è nato a Ferrara nel 1983. Di professione webmaster e grafico pubblicitario, realizza composizioni e fotografie ispirate al mondo dell’arte surrealista. Le sue opere sono state esposte, oltre che in Italia, a Londra, Miami, Seul, Monaco. Nel 2014 ha pubblicato per l'editore Newton Compton il suo primo romanzo, A bocca chiusa .
Rassegna stampa
«Un'amicizia a tre destinata a diventare qualcosa di morboso e ossessivo...» (intervista all'autore, Michele Govoni, «La Nuova Ferrara», 8 novembre 2017)
«L’ansia, le paure, le insicurezze e il perenne senso di competizione di una generazione senza coordinate» (intervista a Stefano Bonazzi, Gaypost.it, 9 novembre 2017)
«Raramente si leggono pagine così autentiche nella rappresentazione delle mille sfumature dei sentimenti: la prosa di Bonazzi incanta e fa bene all’anima» (Gabriele Ottaviani, convenzionali.com, 13 novembre 2017)
«Per me gli altri sono pianeti. Entità orbitanti, ognuna con il proprio ecosistema. Alcuni sono ospitali, altri hanno un’atmosfera in cui è difficile stabilirsi» (Gabriele Ottaviani intervista Stefano Bonazzi, convenzionali.com, 13 novembre 2017)
«Il dolore è come un tatuaggio al contrario, sottosopra, c’è ma non si vede, ed è indelebile» (recensione sul blog Mille splendidi libri, 17 novembre 2017)
«Quando l'amore fa paura» (intervista all'autore, Camilla Ghedini, «Il Resto del Carlino», 21 novembre 2017)
«L’abbandonatrice ti entra dentro come un pugno e ti lascia come una carezza leggera sulla guancia» (Lucia Cristiano, Milanonera.com, 25 novembre 2017)
Segnalazione su "Il Venerdì di Repubblica" (1 dicembre 2017)
Fra surrealismo e scrittura. Intervista a Stefano Bonazzi (Loredana Cilento, Mille splendidi libri e non solo, 3 dicembre 2017)
«Un romanzo che ad ogni pagina trasmette la sensazione di trovarsi sull’orlo di un precipizio» (Roberto Bagnato, Leggo con tè, 12 dicembre 2017)
«Davide affronta, Sofia abbandona» (Lavinia Palmas, Sul romanzo.it, 18 dicembre 2017)
«Un romanzo introspettivo, molto crudo, ma che induce alla speranza» (Patrizia Debicke, Libroguerriero.com, 28 dicembre 2017)
«Una storia dalla forte personalità, un percorso che devasta il corpo e l’anima dei protagonisti» (Federica Belleri, sugarpulp.it, 29 dicembre 2017)
«Il racconto di un’epoca, l’epoca delle sostanze...» (Geraldine Meyer, l'ottavo.it, 12 gennaio 2018)
«Uno stile che incanta e cattura, un autore che non ha lasciato nulla al caso» (Sophie Sarti, Les fleurs du mal, 15 gennaio 2018)
«Quanto può destabilizzare una perdita? Quanto può spaventare una responsabilità affrontata da soli? In quanti cocci si può frantumare una famiglia?» (Laura Bassutti, Parliamodilibri.net, intervista a Stefano Bonazzi, 2 febbraio 2018)
«Alla disperata ricerca di un posto nel mondo...» (Elisabetta Guglielmetti, BookAddicted.it, 7 febbraio 2018)
La stroncatura (Sara Giudice, Flaneri.com, 8 febbraio 2018)
Dieci buoni motivi per non leggerlo (Giudittalegge.it, 12 febbraio 2018)
«Una lettura particolare: un romanzo che si pone tra il disagio personale e la formazione di una generazione» (La stamberga dei lettori, 13 febbraio 2018)
«Una storia che non racconta solo sregolatezza e fragilità, ma anche il sacrificio che si compie quando c’è una vera crescita, la forza morale che vi è dietro» (Fabio Pinna, Leggere a colori, 19 febbraio 2018)
«Un romanzo interessante, una lettura da consigliare» (Enrico Losso, 84 Charing Cross, 28 febbraio 2018)
«La capacità di alternare e amalgamare fragilità e ruvidezza espressiva senza che vi sia tra le due un confine definito» (Federica Lombardozzi Mattei, 6 marzo 2018)
«Un romanzo che coinvolge e lascia qualcosa dentro anche dopo che lo si è richiuso e che regala quella sensazione, propria dei libri significativi, di mancanza, di nostalgia, di voglia di ricominciare a leggere» (Amneris Di Cesare, babettebrown.it, 9 marzo 2018)
«Una scrittura onesta e di frontiera che documenta errori e rimorsi senza girare il viso altrove» (Graziano Gala, midnightmagazine.org, 14 marzo 2018)
«Le pagine hanno una forza potente, sembra di essere all’interno di un vortice...» (Adriana Rezzonico, Giallo e cucina, 28 marzo 2018)
«Non ci sono sani in questa narrazione. Precari semmai: nel sentimento, nelle occupazioni, nelle aspettative» (Graziano Gala, centropens.eu, 19 aprile 2018)
«Stefano Bonazzi è un ragazzo che, fino a dieci anni fa, aveva paura a uscire di casa. Mano a mano è riuscito a superare questo timore di confrontarsi con gli altri e con il mondo. Ora va in giro per l’Italia a promuovere il suo nuovo libro» (Christian Coduto intervista Stefano Bonazzi, mentisommerse.it, 17 maggio 2018)
«Fotografia e scrittura sono due forme di espressione che mi piacciono e tra le quali, al momento, non saprei scegliere. Entrambe mi permettono di arrivare, attraverso strade diverse, alle persone» (Elisabetta Guglielmetti intervista Stefano Bonazzi, bookaddicted.it, 27 giugno 2018)
«Un romanzo che concentra tutte insieme emozioni, paure e insicurezze, comprimendole e rendendo la lettura un’esperienza a volte perfino faticosa sul piano emozionale» (Raffaella Galluzzi, mangialibri.com, 3 agosto 2018)
«Provate a pensare a come eravate all’uscita dal liceo, quante paure, quante aspettative, quante “brutte” strade erano davanti a voi...» (Simona Coppero, luoghidilibri.it, 22 agosto 2018)
«L'autore punta l'attenzione sui giovani, sulla loro visione di vita. Ci ricorda che, per riuscire a vincere i problemi, bisogna assumersene le responsabilità, accettando le conseguenze. Solo così si cresce...» (Francesca Ghiribelli, lindabertasi.blogspot.com, 9 novembre 2018)
«Le sue storie non possono lasciare indifferenti perché sono forti, crude, profonde e trattano temi importanti» (Daniela, unlibroperamico.blogspot.com, 21 novembre 2018)
«Impossibile non farsi coinvolgere da questo romanzo» (Maggie van der Toorn, geartiswebmagazine.com, 4 dicembre 2018)
«Un libro indimenticabile» (Tiziana Cazzato, sololibri.net, 17 dicembre 2018)
«La prosa sul filo del rasoio di un thriller dei sentimenti, un trio di personaggi complessati, crudi e sofferenti, scavati con la punta del pirografo in un blocco di bellezza e dolore» (diario di una dipendenza, 25 gennaio 2019)
«Il messaggio di fondo del libro è quello di cercare un proprio modo di espressione attraverso la creatività, qualsiasi forma di creatività, basta che sia utile a spurgare il nero che abbiamo dentro» (Paquito Catanzaro, intervista a Stefano Bonazzi, illettoremedio.com, 30 settembre 2019)
«Un libro come L’abbandonatrice resta sempre attuale, e la sua terza ristampa, insieme all’interesse costante del pubblico anche dopo due anni, lo dimostra pienamente» (Antonia del Sambro, Il Recensore.com, 18 novembre 2019)
«Il disagio colorato di blu» (Marco Latini, The Book Advisor.it, 5 gennaio 2020)
«La scrittura di Stefano Bonazzi è forte, quasi materica. I suoi personaggi sono tridimensionali, mai scontati, veri» (Francesca Beltrame, la lettrice del castello.com, 26 marzo 2020)
«Un romanzo che parla di distacchi, separazioni, abitudini tossiche e sentimenti contrastanti» (Michele De Angelis, L'Opinione.it, 8 maggio 2020)
I libri di Stefano Bonazzi pubblicati da Fernandel:
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