Giorgia Foschini, Il cerchio rotto
Incaricato dal padre anziano, Giovanni Cangini si reca in un condominio della città per riscuotere gli affitti mensili dei tre appartamenti di famiglia. Questa missione lo porterà a contatto con una realtà di privazioni e miserie sconosciuta al suo mondo piccolo borghese, svelando un microcosmo di povera gente che, tra problemi economici e drammi umani, si arrabatta per tirare avanti, inchiodata a una vita insoddisfacente o non del tutto condivisa, eppure all’apparenza ineluttabile.
Dobbiamo rassegnarci a percorrere e ripercorrere all’infinito il cerchio chiuso che sembra imprigionarci ed entro il quale costruiamo schemi precari e illusorie certezze, oppure possiamo romperlo, e finalmente liberi uscirne? Esiste la possibilità di un cambiamento?
Eventi e incontri imprevisti chiariranno che in qualunque momento ci si può riappropriare della nostra esistenza e compiere scelte nuove, diverse; che i sogni non sono fatti per restare chiusi in un cassetto, ma chiedono di essere vissuti; che, nonostante tutto, sognare e tendere all’ideale è ciò per cui vale la pena vivere.
In copertina: Escuchame, di Gloria Zelaya, Mexico City.
Il romanzo ha vinto la quinta edizione del Premio "Opera Prima Città di Ravenna".
Giorgia Foschini è nata a Lugo di Romagna (RA) nel 1977, dove vive.
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