Sophie Nezri-Dufour, «Il giardino dei Finzi-Contini»: una fiaba nascosta



«Il giardino dei Finzi-Contini»: una fiaba nascosta
Pagine: 160
Isbn: 9788895865362
Collana: Laboratorio Fernandel
Data di pubblicazione: marzo 2011


La critica ha sempre insistito sul carattere poetico della famosissima opera di Giorgio Bassani Il giardino dei Finzi-Contini, senza mai pensare ad approfondirne l’aspetto fiabesco evidente. Il racconto bassaniano ha infatti una dimensione favolosa che contribuisce all’instaurazione di un’atmosfera magica, spesso atemporale e fatata, che è una delle caratteristiche del romanzo.
Sono molti nel racconto i personaggi che sembrano direttamente usciti da una fiaba, come Micol e suo padre, il professor Ermanno, o ancora Jor, vero drago protettore. Autentici aiutanti-donatori, essi partecipano alla creazione di un microcosmo composto di luoghi fiabeschi classici: la caverna, la foresta incantata, il castello fatato, la torre e la scala elicoidale in cima alla quale vive una ragazza solitaria e prigioniera…
 Sophie Nezri-Dufour
Questo saggio propone un’analisi approfondita della simbologia degli ingredienti fiabeschi presenti nel romanzo di Bassani, dimostrando che la vicenda è pervasa da elementi narrativi che propongono al lettore un “patto fiabesco” le cui atmosfere tendono al meraviglioso. Nonostante nel romanzo manchi il tradizionale happy end – la principessa infatti non viene conquistata, e anzi muore tragicamente – vedremo che, come in ogni fiaba, l’essenziale non sta in una fine edulcorata, quanto nell’itinerario dell’eroe, che attraverso pericoli e prove si arricchisce di un’esperienza che gli permette di maturare.
Con una prefazione di Roberto Vigevani.

Sophie Nezri-Dufour è nata a Aix-en-Provence nel 1969. È professore associato all’Université de Provence, e direttrice del dipartimento d’Italianistica. Specialista di letteratura italiana contemporanea e in particolare di letteratura italo-ebraica, ha scritto numerosi articoli, in Francia e in Italia, sugli ebrei italiani, sulla letteratura della Shoà e sulla problematica della testimonianza e dell’autobiografismo. I suoi lavori di ricerca sono orientati sulle figure di Giorgio Bassani e di Primo Levi, sul quale ha pubblicato il libro Primo Levi: una memoria ebraica del Novecento (Firenze, La Giuntina, 2002).

Rassegna stampa
  • «Una suggestiva rilettura dell'opera di Bassani in chiave fiabesca» (La Nuova Ferrara, 15 febbraio 2011)

  • «Il favoloso mistero dei Finzi-Contini» (Pagine ebraiche, marzo 2011)

  • «E se Bassani ci avesse raccontato una favola?» (Giulio Busi, «Il Sole 24 Ore», 3 aprile 2011)

  • «Una lettura approfondita della simbologia fiabesca presente nel romanzo di Bassani» (Roberto Carnero, «l'Unità», 8 maggio 2011)

  • «Fiaba a Ferrara» (l'Espresso, 12 maggio 2011)

  • «Un convincente percorso di lettura e analisi delle pagine bassaniane» (Luca Bani, «Oblio», Osservatorio Bibliografico della Letteratura Italiana Otto-novecentesca, I, 2-3)

  • «Una lettura ‘proppiana’ del Giardino dei Finzi-Contini» (Raniero Speelman, «Incontri», anno 26, 2011)

  • Segnalazione su «Ha Keillah» (Rassegna libri, dicembre 2011)

  • Recensione su Carmilla on Line (Claudio Cazzola, 23 gennaio 2012)