Stefano Bonazzi, L'abbandonatrice


L'abbandonatrice

Radio e Tv


  • Intervista all'autore (Livio Partiti, Il posto delle parole, 2 febbraio 2018)

  • Intervista all'autore (RaiNews 24, Il Sabbatico, 3 febbraio 2018)

  • Intervista a Stefano Bonazzi (Radio Venere, 18 giugno 2018)

  • Intervista sul libro e sull'attività artistica di Stefano Bonazzi (Web Radio Giardino, 24 ottobre 2018)

  • Intervista sull'attività artistica di Stefano Bonazzi e sul romanzo (Bookmania, 7 giugno 2019)

  • Una breve ma esauriente presentazione del romanzo da parte dell'autore (da Facebook, 7 luglio 2020)

  • Pagine: 208
    Isbn: 9788898605675
    Collana: Fernandel
    Data di pubblicazione: 9 novembre 2017
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    «“Qualcosa” mi basterebbe, sarebbe già un inizio. Qualcosa fa meno paura e, soprattutto, qualcosa è l’opposto di niente...»


    Il booktrailer del romanzo
    Durante l’inaugurazione della sua prima mostra fotografica, Davide riceve una chiamata: Sofia, l’amica di cui aveva perso le tracce anni prima, si è tolta la vita.
    Al funerale, Davide conoscerà Diamante, figlio di Sofia. Un sedicenne scontroso e instabile che insieme al dolore si porta appresso un fardello di domande: che relazione c’era tra Davide e Sofia? Perché sua madre è scappata dall’Italia troncando ogni rapporto con amici e famigliari? Perché il suicidio?
    Tornato a Bologna insieme a Diamante, Davide si ritroverà a vivere una complicata convivenza a tre che coinvolge anche Oscar, il suo compagno, e grazie alla quale riemergerà la storia di Sofia, colei che lascia per paura di essere lasciata: una storia di abbandoni e di fughe, di silenzi e di madri dai comportamenti irrazionali e inspiegabili.

    L’abbandonatrice è un romanzo che racconta gli attacchi di panico e la droga, l’adolescenza e il disagio. Un romanzo sulle responsabilità che ogni scelta comporta e sulla difficoltà ad accettarne le conseguenze, a qualunque età, qualunque ruolo la vita ci abbia riservato.

     Stefano Bonazzi
    Stefano Bonazzi è nato a Ferrara nel 1983. Di professione webmaster e grafico pubblicitario, realizza composizioni e fotografie ispirate al mondo dell’arte surrealista. Le sue opere sono state esposte, oltre che in Italia, a Londra, Miami, Seul, Monaco. Nel 2014 ha pubblicato per l'editore Newton Compton il suo primo romanzo, A bocca chiusa (ripubblicato da Fernandel nel 2019).


    Rassegna stampa

  • «Un'amicizia a tre destinata a diventare qualcosa di morboso e ossessivo...» (intervista all'autore, Michele Govoni, «La Nuova Ferrara», 8 novembre 2017)


  • «L’ansia, le paure, le insicurezze e il perenne senso di competizione di una generazione senza coordinate» (intervista a Stefano Bonazzi, Gaypost.it, 9 novembre 2017)


  • «Raramente si leggono pagine così autentiche nella rappresentazione delle mille sfumature dei sentimenti: la prosa di Bonazzi incanta e fa bene all’anima» (Gabriele Ottaviani, convenzionali.com, 13 novembre 2017)


  • «Per me gli altri sono pianeti. Entità orbitanti, ognuna con il proprio ecosistema. Alcuni sono ospitali, altri hanno un’atmosfera in cui è difficile stabilirsi» (Gabriele Ottaviani intervista Stefano Bonazzi, convenzionali.com, 13 novembre 2017)


  • «Il dolore è come un tatuaggio al contrario, sottosopra, c’è ma non si vede, ed è indelebile» (recensione sul blog Mille splendidi libri, 17 novembre 2017)


  • «Quando l'amore fa paura» (intervista all'autore, Camilla Ghedini, «Il Resto del Carlino», 21 novembre 2017)


  • «L’abbandonatrice ti entra dentro come un pugno e ti lascia come una carezza leggera sulla guancia» (Lucia Cristiano, Milanonera.com, 25 novembre 2017)


  • Segnalazione su "Il Venerdì di Repubblica" (1 dicembre 2017)


  • Fra surrealismo e scrittura. Intervista a Stefano Bonazzi (Loredana Cilento, Mille splendidi libri e non solo, 3 dicembre 2017)


  • «Un romanzo che ad ogni pagina trasmette la sensazione di trovarsi sull’orlo di un precipizio» (Roberto Bagnato, Leggo con tè, 12 dicembre 2017)


  • «Davide affronta, Sofia abbandona» (Lavinia Palmas, Sul romanzo.it, 18 dicembre 2017)


  • «Un romanzo introspettivo, molto crudo, ma che induce alla speranza» (Patrizia Debicke, Libroguerriero.com, 28 dicembre 2017)


  • «Una storia dalla forte personalità, un percorso che devasta il corpo e l’anima dei protagonisti» (Federica Belleri, sugarpulp.it, 29 dicembre 2017)


  • «Il racconto di un’epoca, l’epoca delle sostanze...» (Geraldine Meyer, l'ottavo.it, 12 gennaio 2018)


  • «Uno stile che incanta e cattura, un autore che non ha lasciato nulla al caso» (Sophie Sarti, Les fleurs du mal, 15 gennaio 2018)


  • «Quanto può destabilizzare una perdita? Quanto può spaventare una responsabilità affrontata da soli? In quanti cocci si può frantumare una famiglia?» (Laura Bassutti, Parliamodilibri.net, intervista a Stefano Bonazzi, 2 febbraio 2018)


  • «Alla disperata ricerca di un posto nel mondo...» (Elisabetta Guglielmetti, BookAddicted.it, 7 febbraio 2018)


  • La stroncatura (Sara Giudice, Flaneri.com, 8 febbraio 2018)


  • Dieci buoni motivi per non leggerlo (Giudittalegge.it, 12 febbraio 2018)


  • «Una lettura particolare: un romanzo che si pone tra il disagio personale e la formazione di una generazione» (La stamberga dei lettori, 13 febbraio 2018)


  • «Una storia che non racconta solo sregolatezza e fragilità, ma anche il sacrificio che si compie quando c’è una vera crescita, la forza morale che vi è dietro» (Fabio Pinna, Leggere a colori, 19 febbraio 2018)


  • «Un romanzo interessante, una lettura da consigliare» (Enrico Losso, 84 Charing Cross, 28 febbraio 2018)


  • «La capacità di alternare e amalgamare fragilità e ruvidezza espressiva senza che vi sia tra le due un confine definito» (Federica Lombardozzi Mattei, 6 marzo 2018)


  • «Un romanzo che coinvolge e lascia qualcosa dentro anche dopo che lo si è richiuso e che regala quella sensazione, propria dei libri significativi, di mancanza, di nostalgia, di voglia di ricominciare a leggere» (Amneris Di Cesare, babettebrown.it, 9 marzo 2018)


  • «Una scrittura onesta e di frontiera che documenta errori e rimorsi senza girare il viso altrove» (Graziano Gala, midnightmagazine.org, 14 marzo 2018)


  • «Le pagine hanno una forza potente, sembra di essere all’interno di un vortice...» (Adriana Rezzonico, Giallo e cucina, 28 marzo 2018)


  • «Non ci sono sani in questa narrazione. Precari semmai: nel sentimento, nelle occupazioni, nelle aspettative» (Graziano Gala, centropens.eu, 19 aprile 2018)


  • «Stefano Bonazzi è un ragazzo che, fino a dieci anni fa, aveva paura a uscire di casa. Mano a mano è riuscito a superare questo timore di confrontarsi con gli altri e con il mondo. Ora va in giro per l’Italia a promuovere il suo nuovo libro» (Christian Coduto intervista Stefano Bonazzi, mentisommerse.it, 17 maggio 2018)


  • «Fotografia e scrittura sono due forme di espressione che mi piacciono e tra le quali, al momento, non saprei scegliere. Entrambe mi permettono di arrivare, attraverso strade diverse, alle persone» (Elisabetta Guglielmetti intervista Stefano Bonazzi, bookaddicted.it, 27 giugno 2018)


  • «Un romanzo che concentra tutte insieme emozioni, paure e insicurezze, comprimendole e rendendo la lettura un’esperienza a volte perfino faticosa sul piano emozionale» (Raffaella Galluzzi, mangialibri.com, 3 agosto 2018)


  • «Provate a pensare a come eravate all’uscita dal liceo, quante paure, quante aspettative, quante “brutte” strade erano davanti a voi...» (Simona Coppero, luoghidilibri.it, 22 agosto 2018)


  • «L'autore punta l'attenzione sui giovani, sulla loro visione di vita. Ci ricorda che, per riuscire a vincere i problemi, bisogna assumersene le responsabilità, accettando le conseguenze. Solo così si cresce...» (Francesca Ghiribelli, lindabertasi.blogspot.com, 9 novembre 2018)


  • «Le sue storie non possono lasciare indifferenti perché sono forti, crude, profonde e trattano temi importanti» (Daniela, unlibroperamico.blogspot.com, 21 novembre 2018)


  • «Impossibile non farsi coinvolgere da questo romanzo» (Maggie van der Toorn, geartiswebmagazine.com, 4 dicembre 2018)


  • «Un libro indimenticabile» (Tiziana Cazzato, sololibri.net, 17 dicembre 2018)


  • «La prosa sul filo del rasoio di un thriller dei sentimenti, un trio di personaggi complessati, crudi e sofferenti, scavati con la punta del pirografo in un blocco di bellezza e dolore» (diario di una dipendenza, 25 gennaio 2019)


  • «Il messaggio di fondo del libro è quello di cercare un proprio modo di espressione attraverso la creatività, qualsiasi forma di creatività, basta che sia utile a spurgare il nero che abbiamo dentro» (Paquito Catanzaro, intervista a Stefano Bonazzi, illettoremedio.com, 30 settembre 2019)


  • «Un libro come L’abbandonatrice resta sempre attuale, e la sua terza ristampa, insieme all’interesse costante del pubblico anche dopo due anni, lo dimostra pienamente» (Antonia del Sambro, Il Recensore.com, 18 novembre 2019)


  • «Il disagio colorato di blu» (Marco Latini, The Book Advisor.it, 5 gennaio 2020)


  • «La scrittura di Stefano Bonazzi è forte, quasi materica. I suoi personaggi sono tridimensionali, mai scontati, veri» (Francesca Beltrame, la lettrice del castello.com, 26 marzo 2020)


  • «Un romanzo che parla di distacchi, separazioni, abitudini tossiche e sentimenti contrastanti» (Michele De Angelis, L'Opinione.it, 8 maggio 2020)



  • I libri di Stefano Bonazzi pubblicati da Fernandel: