Michela Tilli, La vita sospesa
Radio e TV
Pagine: 200
Isbn: 9788895865461
Collana: Fernandel
Data di pubblicazione: 15 maggio 2011
Leggi come inizia
Isbn: 9788895865461
Collana: Fernandel
Data di pubblicazione: 15 maggio 2011
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«Che cosa straordinaria la vita, quando procede da sola, risoluta, superando tutti gli ostacoli: Laura ce l’aveva fatta, era riuscita a crescere, e ora immensa e di certo bellissima, dalla pagina gli puntava l’indice contro e di nuovo gli diceva: è colpa tua»
Che effetto fa leggere un racconto e scoprire che il protagonista ci assomiglia in modo impressionante?
Per Damiano Galaverna, medico quarantenne di successo che vive in un presente asettico senza ricordi e senza progetti, ritrovare la propria infanzia in un libro è sconvolgente. Chi si è preso la briga di mettere la sua storia nero su bianco, rievocarne i fantasmi e confessare verità che lui stesso non ha mai raccontato a nessuno?
Non sarà difficile svelare il mistero, ma ormai il meccanismo perfetto che con tanta fatica Damiano aveva costruito si è inceppato. Mentre intorno a sé crollano le barriere che proteggevano la sua vita dalle vite degli altri, fanno irruzione nel suo spazio le persone più improbabili: un’odiatissima collega, una prostituta devota di una dea voodoo, la madre ostinata di un paziente. Persino chi credeva di conoscerlo bene comincia a guardarlo con occhi diversi, e tutto ciò lo obbliga a riflettere su se stesso.
L’uomo che si sentiva a suo agio solo nella divisa da chirurgo, a osservare la realtà attraverso un microscopio elettronico, e a impartire ordini perentori, si sorprende a girovagare per una Milano imbiancata dalla neve, silenziosa e quasi bella sotto un cielo color perla. Camminando in quella città magica e irreale, sotto la luce aranciata dei lampioni, riscopre l’entusiasmo che aveva da bambino e all’improvviso gli sembra di avere molto tempo a disposizione, come se l’alba si potesse prolungare all’infinito: «Si sentiva come se fino a quel momento avesse vissuto la vita di un altro, e ora fosse in procinto di riprendersi la sua, ma con calma, senza furia, come se la sua giusta dimensione fosse l’eternità».
Michela Tilli
Michela Tilli è nata a Savona nel 1974 e vive a Monza. La vita sospesa è il suo primo romanzo, a cui è seguito Tutti tranne Giulia. Nel 2015 ha pubblicato per Garzanti il romanzo Ogni giorno come fossi bambina.
Come inizia
Lo schiaffo produsse un suono acuto, stridente. Ridicolo, pensò mentre guardava stupito il professore che sventolava il palmo arrossato. La guancia gli friggeva, come se lo schiocco vi fosse rimasto appiccicato sopra. Restarono uno di fronte all’altro, senza saper cosa dire, uno fermo con la bocca un po’ aperta, l’altro con la mano appesa al braccio quasi fosse una bandierina. L’aveva visto arrivare, lo schiaffo, e poteva giurare che a metà strada la mano del professore avesse tentennato, forse indecisa sulla forza da imprimere; la mano aveva tremato, come ogni mano digiuna di ceffoni, ma poi era ripartita, alla cieca; e come ogni mano nuova a questo genere di imprese aveva colpito in modo goffo e maldestro. Salvatore avrebbe potuto pararlo con facilità: nonostante i suoi quattordici anni sovrastava il professore di tutta la testa, e per di più era svelto a schivare le botte. E invece era rimasto in attesa, curioso di vedere cosa avrebbe fatto Belli Capelli, il professore che non aveva mai reagito alle provocazioni dei suoi alunni nemmeno a parole, figuriamoci con i fatti.Ora Belli Capelli sembrava davvero dispiaciuto; continuava a passarsi la mano nella capigliatura folta e balbettava qualche scusa. Dal canto suo Salvatore si stupì di non provare il desiderio di fargliela pagare, spaccargli il naso, o almeno minacciarlo con il coltello.
Non poteva farci nulla. Era chiaro che il professore si era fatto molto più male di lui e se la stava facendo sotto. E poi gli schiaffi si portavano sempre appresso qualcosa di patetico. Gli ricordavano gli attacchi impotenti di zia Rosa, tutto il movimento inutile con cui accompagnava le scenate di gelosia nei confronti di suo padre quando non tornava a dormire, quei fuochi d’artificio, con il vestito che si scompigliava lasciando intravedere una coscia scura o la curva tra i seni sempre imperlata di sudore.
Mentre il professore annaspava nel tentativo di spiegargli che non era stata sua intenzione colpirlo, Salvatore sentiva crescere dentro di sé qualcosa che destava la sua meraviglia, una bolla che si muoveva tra lo stomaco e la gola e si gonfiava e si gonfiava, una sensazione inquietante ma piacevole, come se il corpo si facesse liquido. Strinse i pugni e poi, quando si accorse che stava per mettersi a piangere come un bambino, se la diede a gambe.
Rassegna stampa
I libri di Michela Tilli pubblicati da Fernandel: